L’intenzione di classificare il CBD come sostanza tossica è nata nel giugno 2023, quando la Francia ha proposto il divieto dell’uso della sostanza nei prodotti cosmetici in Europa.

La proposta è quella di classificarlo come sostanza CMR – cancerogena, mutagena e tossica per la riproduzione. Nel caso in cui questa classificazione fosse confermata , i prodotti contenenti CBD potrebbero essere completamente vietati sul mercato cosmetico europeo.

La Francia sostiene che il CBD potrebbe essere “reprotossico” – tossico per la riproduzione, rappresentando un rischio per la sicurezza dei consumatori. La proposta è stata ufficialmente presentata all’Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA) ed è stata pubblicata l’11 settembre 2024. Se l’SCCS confermerà la tossicità del CBD, si potrebbe aprire la strada ad un ampio divieto in tutta l’Unione Europea.

La Commissione Europea ha già avviato una raccolta dati nel 2023 per preparare l’SCCS ad emettere una decisione sulla sicurezza del CBD. Sarà, inoltre, fondamentale l’esame della presenza di tracce non intenzionali di altri cannabinoidi, incluso il THC, che potrebbero essere presenti nei prodotti a base di CBD.

 

Il CBD è attualmente consentito nei prodotti cosmetici, ponendo particolare attenzione alla presenza in tracce del THC, come ingrediente con effetti antiossidanti, idratanti, protettivi e seboregolatori.