Il 16 ottobre, l’Agenzia francese ANSES ha pubblicato “Alerte sur les risques liés aux produits de lissage pour cheveux contenant de l’acide glyoxylique | Anses – Agence nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation, de l’environnement et du travail” relativa ai prodotti contenenti acido gliossilico, ingrediente ampiamente utilizzato nei cosmetici per lo styling capelli.

L’acido gliossilico è una sostanza chimica utilizzata in alcuni prodotti cosmetici per le sue qualità di agente lisciante e può essere presente anche si trova anche in alcune maschere per capelli o shampoo che preservano il colore.

Nell’ambito del sistema nazionale di cosmetovigilanza guidato dall’ANSES, sono stati analizzati quattro casi di insufficienza renale acuta, legati all’uso di vari prodotti liscianti per capelli contenenti acido gliossilico. L’ANSES specifica che i segni di insufficienza renale compaiono poche ore dopo l’esposizione all’acido gliossilico. Questo danno improvviso si manifesta con dolore addominale o lombare, nausea e/o vomito. Le persone intossicate si sono riprese dopo il trattamento.

Non appena è stato analizzato il primo caso, l’ANSES ha intrapreso una indagine per capire se sono disponibili dati circa la tossicità renale dell’acido gliossilico in applicazione capillare. L’obiettivo sarà di documentare una proposta di modifica delle disposizioni normative europee al fine di regolamentare adeguatamente l’uso di questa sostanza (GLYOXYLIC ACID, CAS 298-12-4, EC 206-058-5) che attualmente non è soggetta ad alcun divieto o restrizione da parte del Reg.1223/2009.

A titolo precauzionale, l’ANSES, la Direzione generale della Concorrenza, del consumo e del controllo delle frodi (DGCCRF) e la Direzione generale della Salute (DGS) informano i professionisti dei saloni di parrucchieri e dei negozi di cosmetici, nonché gli utenti, della possibilità di insufficienza renale acuta in relazione all’applicazione di prodotti liscianti contenenti acido gliossilico e in attesa delle conclusioni della valutazione degli esperti effettuata dall’ANSES, sconsigliano l’uso di prodotti contenenti tale sostanza.