La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare contributi per valutare l’adeguatezza del Regolamento 1223/2009 sui prodotti cosmetici. I contributi potranno essere inviati dal 21 febbraio 2025 al 21 marzo 2025.

A 10 anni dalla piena applicabilità del reg.1223, La Commissione Europea ha deciso di fare la prima valutazione di tale regolamento che aveva, come obiettivo principale, quello di creare un quadro giuridico unificato in tutta l’Unione europea per proteggere la salute dei consumatori e garantire il buon funzionamento del mercato interno.

La valutazione dovrebbe trarre conclusioni su come il regolamento è stato applicato, se ha raggiunto i suoi obiettivi e se rimane idoneo allo scopo, considerando anche i nuovi scenari relativi alla transizione verde e a quella digitale e l’impatto che i nuovi sviluppi (vendite online, etichettatura digitale, prodotti utilizzati in contesti professionali, contesto geopolitico ed economico sempre più difficile e frammentato, ecc.) possono avere sulla competitività delle aziende sul mercato UE ed extra UE. Verrà inoltre valutato se il Reg.1223 possa adattarsi e consentire la convergenza internazionale con altre giurisdizioni.

Gli elementi in esame hanno lo scopo di valutare 5 aspetti precisi:

1) Efficacia: In che misura il regolamento ha contribuito a proteggere la salute umana, consentendo la libera circolazione dei prodotti cosmetici nel mercato unico?

2) Efficienza: Quali sono i principali benefici (compresi i risparmi sui costi) e i costi dell’attuazione del regolamento?

3) Pertinenza: Il regolamento è in grado di soddisfare le attuali necessità o è obsoleto, anche nel contesto delle transizioni verde e digitale e della competitività dell’industria dell’UE? Il suo ambito di applicazione è adeguato o deve essere esteso anche agli effetti ambientali delle sostanze chimiche contenute nei cosmetici? Le norme attuali sono sufficienti a garantire la sicurezza dei prodotti sia per i consumatori che per i professionisti, anche in considerazione dello sviluppo delle vendite online (commercio elettronico ecc.) o delle “vendite alla rinfusa”, permettendo al contempo l’ampliamento delle conoscenze in materia di sicurezza delle sostanze?

4) Coerenza (uniformità): Il regolamento è coerente internamente ed è in linea con altre normative in materia di sostanze chimiche, quali il regolamento CLP, il regolamento REACH,nonché le normative sui detergenti, sui biocidi e sui dispositivi medici? È coerente con altre normative pertinenti, ad esempio le norme dell’UE in materia di protezione dei consumatori?

5) “Valore aggiunto” dell’UE: Gli obiettivi del regolamento avrebbero potuto essere trattati anche a livello nazionale o una legislazione a livello dell’UE sui cosmetici è indispensabile?

Tutte le parti interessate possono partecipare alla consultazione, in particolare: le amministrazioni pubbliche, le autorità nazionali e regionali (ad esempio le autorità di vigilanza del mercato e le autorità doganali), le associazioni dell’industria e delle PMI, il mondo accademico, i comitati scientifici, le imprese, compresi i produttori, gli importatori, gli intermediari della distribuzione (quali dettaglianti, servizi postali e imprese logistiche), i fornitori (compresi i fabbricanti di ingredienti e prodotti cosmetici), le ONG (nei settori della salute, dell’ambiente e della protezione dei consumatori), le associazioni dei consumatori, i cittadini/consumatori e altri soggetti. I contributori possono condividere le loro opinioni attraverso commenti, documenti di sintesi o risposte alle consultazioni pubbliche.

L’invito a presentare contributi è la prima fase del processo di valutazione, che mira a raccogliere informazioni per la prossima consultazione pubblica, prevista per maggio o giugno 2025. Verranno poi passati in rassegna i fattori che necessitano di miglioramenti, compreso qualsiasi potenziale semplificazione e riduzione degli oneri, aiutando la Commissione a stabilire se sia necessaria una revisione del regolamento.